venerdì 23 ottobre 2009

Alla faccia

Siamo ancora qui. Non ci siamo ancora autodistrutti. Ci prepariamo pero` a traslocare su antennina.wordpress.com. Fate i bagagli e tenetevi leggeri. Magari datemi una mano con la ristrutturazione se avete voglia. Non riesco a capire se questa mia dinamicissima esistenza cada sotto la voce instabilita` o piuttosto sotto quella evoluzione. Statica non sono sicuramente. Ma probabilmente nemmeno stabile.

venerdì 25 settembre 2009

Per molte buone ragioni


Per molte buone ragioni ho deciso di chiudere questo blog ed il mio account, non ultima la legge italiana sui blog che mi pare sia gia` passata. Preferisco dire la verita`, mi viene piu` facile. D`altronde il mio obiettivo di arrivare a 30 anni senza tatuaggi, facebook ne` droghe (a parte l`erboristeria) l`ho raggiunto, brava, grazie, adesso so che il mio viaggio a fine anno in Europa salta, problemi idraulici mi hanno prosciugato i fondi destinati all` aereo. Non vi vedro` dunque presto, ma ci sentiamo su facebook (adesso ho ceduto per motivi legati al sito wemakestuffgood e alle collaborazioni con esso).

D`altra parte sto preparando il mio sito, e presto apriro` un blog prevalentemente inglese (ma non solo, tranquillizziamoci), su server australiano, tanto per non avere noie. Se non siamo in contatto sul libro delle facce da schiaffi e siete preda di quella fregola che prende ogni tanto "ma che fine avra` fatto la cangura" mandatemi una mail al mio indirizzo (nomecognome@gmail.com, avendo cura di inserire al posto di "nomecognome" il mio nome e cognome, ma che ve lo dico a fare? tutto attaccato), chiedete e sarete indirizzati.

Io nel frattempo intirizzita vi saluto, vi abbraccio e ci vediamo di la`. Ormai siete esperti di traslochi anche voi

Questo blog si autodistruggera` tra due settimane.

domenica 6 settembre 2009

Vi annuncio


Solennemente vi annuncio che il mio primo post e` stato pubblicato in inglese su www.wemakestuffgood.com. La bella copertina di questo mese che vedete sopra e` disegnata da Maxcat, che nel frattempo ha aperto il famoso caffe` Block 51 a Brunswick.
Di mio mi sono fatta passare la paranoia dello scrittore in erba in lingua straniera e mi sono finalmente sbloccata. Sara` che la tazza riusabile (sostituta delle tazze di carta o polistirene che qui si associano al caffe` e che riempiono orrendamente di rifiuti spazi anche mentali) di cui ho scritto mi entusiasma essendo io da decadi ossessionata con il boiocottaggio dell` usa e getta e con la ricerca di oggettini che non siano a un passo dalla spazzatura anche quando sono nuovi.
Traduzioni a richiesta e se trovo tempo. Cheers.

lunedì 31 agosto 2009

Sono viva

Non ci crederete, ma sono sopravvissuta ad un altro inverno australe. Molto vento, molto freddo in queste case vittoriane che son tutt`uno spiffero e male riscaldate. Non sono stata con le mani in mano (come vedete dalla nuova intestazione, ah ah) e anzi ho imparato tante cosine e lavorato indefessa come una formichina emigrata. Ho anche trovato il tempo di traslocare un`ennesima volta (tanto per non perdere l`allenamento) e adesso sto in un quartiere figo assai, St. Kilda, tra un giardino botanico e la spiaggia (oddio, non proprio, ma piuttosto vicino).
Evito le scuse e le promesse da marinaio, stanno diventando ripetitive e portano male.
Baci a tutti i supersititi.

venerdì 22 maggio 2009

Caparezza- Vengo dalla Luna/ I come from the moon

Dopo giorni infiniti e tanto travagliare mi trovo di nuovo a cantare ad alta voce qualcosa di Caparezza mentre per la prima volta dall`ultimo trasloco cammino in Coburg, dove vivo ora, quartiere assai wog (e uso questa parola per far prima, con la stessa rilassata capacita` di autoironia che ho imparato qui e che ricambio serenamente). Dunque mi manifesto con questo video, cui solo ora mi accorgo ispirarsi un po` di cosse scritte e disegnate ultimamente: l`alienita` come identita`. Dedicato agli esploratori, ai cancerini, alle donne, agli emigrati, alle Lela, ai lunatici, agli amici e alle persone curiose. Una volta grattati via gli stereotipi la pelle respira meglio ed e` piu` sana, la sensazione di pulizia che in cambio dell` oceano sopra Byron Bay alcuni cercano in limone, sa;e grosso e menta fresca.

giovedì 21 maggio 2009

Quel che posso/ What I can

Ho una nuovo orario: il giovedi` sono in universita` dalle 9 di mattina alle 9.30 di sera. Per cui ieri, essendo giovedi`, sono morta. Risorta stamattina piu` entusiasta che pria ho fatto le cose che tento di postare in calce ad un video di youtube da un quarto d`ora invano, ed ero riuscita anche a scrivere qualcosa di vagamente decente, traducibile facilmente, pregnante e sintetico. Che sarebbe poi il fine ultimo di questo blog. Io continuo a fare quel che posso, come tutti, l`importante e` resistere sempre un minuto in piu` del`avversario, sia esso vivo o digitale. A presto aggiornamenti e forse anche il magnifico post di sopra, che poi tanto magnifico non era ma sentito si`, dunque tento di riscriverlo. Fa freddino e so che vivro` tre inverni di fila visto che a fine anno torno a visitar l`Europa. Compiro` trent`anni tra un paio di mesi e per la prima volta il mio compleanno sara` in inverno. Magari sulla neve, a volerla inseguire a sud. Stranezze.

I have a new timetable: on thursdays I`m at Uni since 9 am till 9.30 pm. Therefore, yesterday being a thursday, I died. I resurrected this morning more enthusiastic than ever, and I did what I ,ve been trying to post attached to a youtube video for fifteen minutes now with no luck, after stragely managing to write something kind of decent, easy to translate, pregnant and synthetic. Which would also be the purpose of this blog. I keep on doing what I can, as anyone else does, the important thing is to always resist one minute more than the adversary, whether it it living being or a digital element. Coming soon: updates and maybe that great post too, that maybe wasn`t that great but was felt for sure, so I`ll try and write it again. It`s chilly and I know that I`m going to experience three winters in a row as I`m coming back to visit Europe at the end of the year. I`ll be thirty in a couple of months and for the first time my birthday will be in winter. Oddities.

lunedì 4 maggio 2009

Agideas 2009 Melbourne # 1

Una cosa sciocchina da fare quando esausta punto la sveglia alle quattro e` farsi venire l`insonnia all`una di notte e la voglia di scrivere in italiano.

Pero` oggi e` iniziata questa cosa enorme, che mi ha risucchiata gradualmente fino ad assimilarmi completamente per questa settimana e che mi risputera` solo venerdi`.

Vorrei solo poter fare i miei tremila lavori che mi sono assegnati (siamo in trenta, tremila lavori a testa e alcuni anche di piu`)  e sdoppiandomi ascoltare, filmare e prendere appunti alle lezioni degli autori invitati quest`anno, tra cui Sagmeister, Jeker, Tobias Frere Jones e sto qui fino a domattina se ve li elenco tutti. Facciamo che andate sul sito www.agideas.net e ve li guardate da soli?.

Il mio amico musicista Simon e` stato scelto per suonare domani sera per un evento collaterale al forum. Adesso `un ce'ma Simon Paul. Dovrebbe avere un sito nuovo, non so se gia` funzionante. Domani se non svengo glielo chiedo.

Sto molto bene. Se solo ci fossero quaranta ore in un giorno e quattro mani come mio armamentario sarebbe pero` tutto molto piu` in discesa.

Bacioni.

giovedì 16 aprile 2009

Francesca Fornario ad Annozero sostituisce Vauro - 16 Aprile 2009

Questo blog sta diventando Annozero a morsi. Abbiate pazienza, guardo solo youtube e la bbc.

Sabina Guzzanti "processa" Vauro...

Ecco, appunto, perfetto.

Vauro ma non mollo

Mi vergogno a venire fuori cosi` dal nulla, senza scrivere per settimane, neanche una parola sul terremoto, e se mi credete sapete che ho speso il tempo a passare parola e spiegare che la corruzione in Italia non e` un problema astratto, ma la ragione del fatto che in Giappone o in California lo stesso terremoto non avrebbe fatto morti (lo ripetono tutti, ma forse non ci soffermiamo ancora abbastanza ad analizzare le ragioni di questo fatto).
Ho appena letto il bel post "Sgomorra" di Travaglio su voglioscendere.it che vi consiglio. E` la lettura dal punto di vista del cemento di cio` che ha minacciato la vita di Saviano e che minaccia la vita di tutti coloro inconsapevolmente vivono e lavorano e studiano e circolano su opere fatte di fango e detriti inquinanti realizzati su commissione, spessissimo con soldi pubblici e comunitari e con organizzazione capillare.

Pero` e` appena passato Maxcat, che cercava uno specchio per il bagno della galleria dove stanno aprendo il caffe`a Brunswick (Mac Giver passa tutto il suo tempo libero a piastrellare e ancora dobbiamo trovare un nuovo inquilino visto che Banana Yoshimoto ci lascia tra due settimane) e gli ho mostrato gli schizzi che ho fatto su di lui. Sto cercando di rendere le persone e le situazioni che vedo attorno a me, imparare a costruire personaggi e raccontare questa Melbourne e questa Italia tramite vignette narrative, o fumetto.

E poi leggo di Vauro, e vado a rivedere il filmato di Youtube sulla vignetta incriminata, e ancora mi sovvien la solita domanda, che sovviene a tutti quanti dall` estero guardano l`Italia: ma e` vero o no? Le cose raccontate sono vere o no? La mia solidarieta` agli artisti e ai lavoratori che in Italia resistono, ogni giorno, e che sono costretti a comportarsi da eroi e fare spesso la fine dei martiri solo per voler fare bene il loro lavoro o per voler rimanere persone intere.

So che non servira`, ma se Vauro dovesse mai trovarsi disoccupato io pagherei per lezioni a distanza, chiunque (Grillo lo ha gia` detto) lo assumerebbe per il suo lavoro, che mi smuove emozioni e pensiero da qualche lustro.
E` gia` difficile proteggersi dai nocivi somministrati dai nostri media (pessimo cibo per l`anima), se poi togliamo ad uno ad uno tutti i pochi nutrienti rimasti va a finire che uno segue lo chef e cambia ristorante del tutto.

Un abbraccio, sono di fretta, chiedo scusa, sto bene, sono viva, a presto, una altro abbraccio, resistere.

giovedì 2 aprile 2009

Beppe Grillo al Parlamento Europeo (1 aprile 2009)

Ecco, tradurre questo e` gia` un bel passatempo intenso, poi c`e` tutto il resto che vi racconto quando ce la fo. Sono molto ottimista comunque, per scelta, e cerco di star dietro a tutto. Abbracci.

lunedì 16 marzo 2009

Bilingue sul mio blog che langue

Una cosa importante da tener presente mentre si chiacchiera in tre (australiano, italiana e giapponese) é che le promesse stanno sempre sveglie, dunque anche se i miei coetanei hanno avuto una giornata di cacca entrambi (Mac Giver alle prese con problemi di logistica e Banana Yoshimoto con crisi cultural-esistenzial-artistica) e io una giornatona (primo giorno di presentazione del festival di design agideas alla mia scuola di fronte a studenti del mondo, prof cui non so se e` arrivata la mail col pdf dell'ultima scadenza ecc ecc) mi impongo di scrivere qualcosa, ora, prima di essere travolta ancora da mille input.

Pochi giorni fa é successa una cosa bella, per la prima volta mi é uscito incontrollato l`istinto di scrivere una cosa in inglese, ed é capitato quel che mi succede sui taccuini in italiano, uno scorrere fluido delle parole e correzioni quasi nulle che le luci della tastiera ancora non permettono al mio inconscio di sperimentare. Soprattutto una gran bella sensazione di riuscire a capire le cose mentre le scrivo naturalmente. Insomma, scusate se vi uso come cavia ma spesso fate parte di una nota con feedback che metto in evidenza a me stessa.

Comunque la cosa uscita dalla mia tastiera era in quel caso un volantino di protesta in forma di lettera a babbo natale, che se non bastassero i trenta progetti in corso mi do anche qualche altra cosa grafica sulla quale spremermi le ottimiste ma spompate meningi. Ve lo posto prossimamente (vediamo come va) nelle puntate di questa meravigliosa rubrica "Bilingue sul mio blog che langue". Man mano spero di tradurre cose anche di altri, di amici di qui e di là, ed un giorno, chissà, di poterlo fare in spagnolo ed in francese.

Allora, visto che mi sono ingarbugliata negli eventi e nel processo di apprendimento dei filtri, non vi racconto quel che é stato ieri (un blog coi tempi del concilio vaticano, eccitante) ma vi trascrivo una cosa che scrissi una sera al Kookie ove usavo rifugiarmi a tarda notte a bere una corona e tentare di scrivere in inglese (l`istinto viene dopo la pazienza della sperimentazione) e a far amicizia con gli estranei sui balconcini che danno su Swanston street. (Ma chi mi credo di essere? Hemingway? Ma va, va...)

Era qualche mese fa. Baci.

"The fat guy moans some misogynous (he admits) jokes on the cue for drinks on Kookie on Swanston). 

(...) 

Una coppia inizia una danza. Kookie puzza alle due del mattino, ma la folla è abituata agli efflufi dei mille fastfood tutto il giorno. La musica è forse una hit per chiudere la serata, uno di quei pezzi che un gestore userebbe per invitare la clientela  ad avviarsi ai domestici letti, così da poter chiudere, e spicciare i bicchieri, e sistemar la cassa, ma questa coppia, forse per ben aver somatizzato l`alcool, o forse per precedenti ormoni che non aspettavano altro, volteggia tra i tavoli semivuoti, lei bionda tinta, lui virilmente rasato, sono ormai spariti tra i paraventi, i dieci secondi di sensualità valevano forse tutta la serata, quantitativamente esprimibie in numerosi pezzi da 10 (o forse 50).

Il problema, in fondo, non è scrivere. Il problema è capire la propria scrittura."

Come potete notare:

  • la parte in inglese tra (...) l`ho tagliata, il bilingue nasce da numerosi tentativi ma da iniziale scarso raccolto e seminatura continua e paziente
  • il concorso che mette in palio un vasetto di sugo ai piselli è ancora aperto per coloro che parteciperanno alla correzione dei miei accenti
  • il problema, in fondo, non è mai capire la propria scrittura, il problema è scrivere.
B.Y. scraccrareccia della carta tutta intenta, Mac Giver trapana felice in cucina ed io sono felice di avere trovato il tempo per parlare con loro, per scrivere qui e sarebbe grandioso adesso cucinare anche qualcosa e nutrire finalmente questa me, questa fedele schiava della mia libertà.

domenica 22 febbraio 2009

More

Questo lunghissimo silenzio è stato pienissimo, ho ritraslocato (lo so, è una barzelletta) in posto dove finalmente tra poco torneranno le gatte che aspettano a Byron Bay dai genitori del mio ex (attenzione alla confusione, si chiama Luke anche il mio nuovo compagno di casa) mentre la terza inquilina è il corrispettivo di Banana Yoshimoto nella mia vita australe. Ho iniziato a lavorare per un festival di design (agideas) e altre cosucce non pagate che sommate dovrò collezionare fino ad un totale di 900 ore per quest`anno, per poi chiedere un visto tra due. Una specie di stage spezzettato e personalizzato. Tra l`altro c`è crisi, (grossa grisi) e se non mi muovo da sola la scuola, che dovrebbe occuparsi di questi contatti, non riesce a procurare lavoro neanche ai pochi studenti che stanno primi in lista, tra i quali io con gli altri cerco di organizzarmi in solitaria.

Inizio anche a collaborare a un blog che si chiama WEMAKESTUFFGOOD, lo trovate anche qui a lato, sono amici che vedo spesso e che fanno ed intercettano grande varietà di ottimo cibo per la vita, e anche per questo inizierò (900 ore 900 ore 900 ore) a produrre inizialmente stickers quando inizieremo a vendere roba autoprodotta anche per finanziare l`affitto della stanzetta/ufficio adiacente lo studio/tana dell` artista Justin Feuerring (MAXCAT), tra l`altro mio padrone di casa.

Ho sperimentato il caldo omicida di Melbourne (freddo becco fino a meta` estate e poi la morte rossa tutta insieme), due giorni assurdi poi freschino per altri cinque poi 47 gradi, vento violento bollente più dell` aria e carico di sabbia e polvere, ancora tre giorni fa il cielo era grigio nonostante il sole per il fumo e la cenere degli incendi che hanno incarnato una nuova Pompei. Polemiche, dibattiti e assunzione di responsabilità politiche e sociali. Ho letto giornali che davano le linee guida per la costruzione di case antincendio (che nell` outback deve poter significare preventive ed autoetinguenti), ho visto dipinti di artisti aborigeni sulla tradizionale bruciatura di linee di alberi e zone controllate a rotazione in modo da creare punti in cui l`incendio se dovesse verificarsi si fermerebbe, invece di propagarsi incontrollatamente e pericolosamente.

A prescindere dal dolo o meno quest`episodio, davvero, è qualcosa di sentito e partecipato qui e tutti contribuiscono come possono: chi devolve la mancia da settimane alle vittime, uffici che organizzano raccolte di latte in polvere e disinfettante e cibo e utensili, studenti che fanno qualche ora di volontariato al call center di ascolto e coordinamento aiuti, artisti e operai e casalinghe e impiegati pronti al servizio civile spontaneo in caso di bisogno.

Ho chiesto a molte persone di scrivere di quello che sanno, delle esperienze nelle comunità indigene, dell`Australia chimica e nucleare, dell`Europa vista da quaggiù e dell`identità europea ancora da costruire (per non parlare di quella italiana, che si capisce e si sente quasi solo da emigrati). Spero di ricevere presto tante succose informazioni da poter tradurre e condividere e discutere con chi ne ha voglia qui su queste sedie pieghevoli, temporanee, di passaggio e spero davvero di poter mettere radici a Coburg (il quartiere a fianco a Brunswick, dove abitavo fino a due giorni fa), a Melbourne, e soprattutto nel mio proprio stomaco. Sono ancora alle prese con la digestione di questi ed infiniti altri input che, tutti assieme, non ho smesso di assorbire ininterrottamente, fino a quando il nervosismo non è diventato eccitazione, l`insonnia entusiasmo, la frustrazione urgenza e un problema una meravigliosa opportunità. Adesso però un giorno di pigrizia immobile non me lo toglie nessuno.

venerdì 30 gennaio 2009

Salvatore Borsellino a Piazza Farnese

Aiutatemi a spiegare questa Italia. A chi incontro in terra australe ed è convinto che il bel paese sia il paradiso in terra, e non sa quanto orrore ci portiamo addosso. A chi viene dalla mia terra ed è convinto che nulla si possa fare e che tutto il mondo sia paese di mafia e di bugie a reti unificate. Aiutatemi a tradurre, a raccontare, a sostenere questa resistenza. Facciamo rete, battete un colpo, non siamo soli.

giovedì 29 gennaio 2009

Trasloco lampo

Domenica scorsa ho risposto ad un annuncio online per una stanza a Brunswick. Non mi aspettavo niente ma ho provato comunque, la stanzetta a North Fitzroy iniziava a manifestare la sua inadeguatezza soprattutto in termini di luce e spazio (per non parlare dell`atmosfera di casa, che sembra più un campeggio, ma basta lamentarsi). Lunedì ho avuto risposta, martedì ho visionato la casetta (delizia delle delizie), mercoledì ho ricevuto responso positivo, giovedì ho impacchettato e  venerdì a mezzogiorno il trasloco era finito. Ci sarebbero  altre chicche, coincidenze, novità ed interessanti considerazioni da fare ma non sono in grado di raccontarle oggi, a Melbourne ci sono quaranta gradi da due giorni ed il cervello collettivo (e dunque anche il mio piccolo personale) si sta sciogliendo, 

il vento che solitamente rinfresca le idee ed i follicoli cutanei ora raccoglie il bollore dell`asfalto e lo ributta in faccia ancora più rovente, un signore stamattina è impazzito e ha lanciato la figlia quattrenne dal ponte (non so come mai non riesco ad inserire link, comunque se andate su http://www.theage.com.au/ trovate la notizia) 

e mentre mi guardo i video della manifestazione in piazza Farnese e penso a come riuscire a raccontare meglio, in modo più chiaro e conciso, la situazione italiana qui, quella australiana a voi, spero che i miei amici raccolgano l`invito a scrivere delle loro esperienze in comunità aborigene, in gruppi culturali di diverse geografie, in situazioni di viaggio e di circo (i miei compagni di casa saranno tutti in tour a breve e a me toccherà mettere allarmi e post it per ricordarmi di annaffiare il pomodoro) così da potermi concentrare sulla traduzione e sulla resa di racconti dalla viva voce di chi ha digerito quei pezzi di vita.

Se poi andasse anche a voi di scrivere qualcosina di vissuto in prima persona (per esempio proprio un racconto della manifestazione di piazza Farnese) io andrei in visibilio, mi scuoterei dal torpore del calore ed attiverei la doppia funzione di traduzione appassionata e di umile accettazione delle correzioni e dei consigli per una migliore stesura della stessa, al fine di capirci un po` meglio, tra tutti quanti, e magari riuscire anche a mettere in moto il meraviglioso meccanismo creativo del parto di idee e di progetti comuni. Ma forse mi sto allargando troppo, il caldo mi sta montando la testa, io continuo però a proporre e pensare queste cose tutto l`anno e spero che qualcosa si muova.

Abbracci sudati salati e ricchi di sali minerali dipersi nella lunga camminata di ritorno da Salvo (mobili usati del Salvation Army), vorrei tanto ricevere qualche foto della bassa innevata, da tenere accanto al letto e da leccare quando proprio non ce la fo più.

lunedì 12 gennaio 2009

Possibilismi sghembi ed elastiche certezze

Posso farcela a sopravvivere ancora fino sabato con frigo semivuoto, mancanza di sonno, telefono-orologio-lavatrice impazziti, il piede ancora un po` dolorante (ma quasi completamente sgonfio, ormai) per essere stata lanciata da Tommaso Speranza al parco domenica mentre con E.D. si provava a fare contact dance (con grande gioia nostra e reazioni generalmente piacevoli intorno) al tramonto.
Posso farcela a trasferire foto da macchina e cellulare scarichi, posso riuscire a fare tutte le cose che ho in lista senza grossi casini e senza avere un`agenda (almeno fino a quando non cambio telefono). Posso tirarmi insieme, bere il te` al sole prima di riandare, con calma, per la prima volta a una specie di convivio di contact dance, non escludere di parteciparvi (lo deciderà il piede), non escludere di cambiare idea ma ricordarmi che ultimamente mi piace molto fare stretching esistenziale. La vita attiva, lentamente, inaspettatamente, sta diventando un nuovo ago denominatore di equilibrio, mentre il nido in sè e gli interni stanno perdendo la loro dimensione totalizzante. Mi sto australianizzando, insomma, o forse sono solo riuscita a venire un poco di più a patti col volanismo (il termine nomadismo mi suona bemolle oggi).
Di sicuro c`è solo il caldo di questo istante, quello di domani (suona strano ma dopo un anno di piogge e freddo inaspettate alle previsioni di 39 gradi ho pensato "finalmente") viene preannunciato e rimbalzante di voce in voce, probabile ma mai certo, concetto che a Melbourne non e` mai dato associare al clima. Posso permettermi di non vedere nulla, per qualche istante, ogni volta che rientro nella buia mia stanzetta dal sole assoluto enorme e cantante là fuori, posso rilassarmi ed aspettare un attimo (o al massimo muovermi al buio, cosa che senza occhiali mi ritrovo a fare sempre) e star serena: il mondo prima o poi riappare sempre per quello che è. Se non lo riconosco vuol dire che la mia idea su di lui è rimasta indietro. Dunque di certo c`è che prima o poi un mondo riappare, non si sa in quale forma esattamente, ma qualcosa solitamente emerge.

Ora ad esempio vedo assai bene di aver bisogno di un ripasso sugli accenti in italiano. Chi ha voglia di correggermi vince un vasetto di sugo ai piselli.

martedì 6 gennaio 2009

Continua...

Conclusa l`impresa, ignara dell` agguato me ne sono andata alla festa di Nick, poi mi son fatta trascinare via e ho fatto male, e` stata una notte strana, dolorosa ma consapevole, come la fine di un circolo vizioso.

Oggi ho poi incontrato la poliziotta che vuol conversare in Italiano. I suoi genitori sono venuti dalla Sicilia, come confermail suo cognome. La sorpresa e` che era pianista, ora fa una marea di sport e ha credo cinque tavole da surf. 

Il futuro non e` piu` quello di una volta. Non credo d`essere la sola a pensare che il cerchio delle possibilita` si sia di molto allargato (nulla e` semplice, molto e` possibile). 

sabato 3 gennaio 2009

A ritroso

La mia teiera preferita coperta di polvere per le impronte che la polizia raccoglie anche sul tavolino in cucina, quello davanti alla finestra che qualcuno ha forzato l`ultimo dell`anno per rubare le chiavi di una macchina (con macchina annessa, ma che domande fate?) e una sacca di Sasch, fratello di Zac, ospite da noi per qualche giorno. Niente altro è stato rubato i nessuna altra stanza, nessun portatile (tra Tom e me abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo) neanche un anellino di stagno. La poliziotta è simpatica, ci siamo scambiate i numeri perchè cerca qualcuno per fare pratica di italiano che impara dall`ipod quando fa jogging da diversi anni.

A dire il vero qualche sentore potevo avercelo quando un tizio è venuto a chiedere di un precedente inquilino insistendo a tentoni (non esiste nessun piano di sopra, non conosco messuno, ciao) ma ero presa dai postumi della tradizionale tosatura ciclica della pecora marrone della famiglia, per motivi che come sempre racchiudono:
 
poco tempo da dedicare al giardinaggio della giungla, bisogno di osmosi termica tra la mia testa e il cielo, scelta di non predisporre comodi luoghi in cui nascondere il linguaggio del mio volto
 
e tanti altri che potete anche creare voi se un giorno piove, governo prescritto.
Dunque da me sola ho iniziato il rito con strumenti che temevo a ragione inadatti, costringendomi ad uscire a metà dell`opera con un buffo cappallo a comprare un apposito dispositivo elettrico.
Seconda puntata quando blogger decide che ha voglia di caricare una terza foto, magari domani.

Ah, si`, buon anno...